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Ciao cari\e,
volevo raccontarvi oggi la storia di una persona che come altre prima di lei, e dopo, vedi Billy Tipton, già raccontato in un articolo precedente, decisero di vivere in panni maschili, non sappiamo se perché uomini nell' animo(e quindi FTM) o semplicemente donne omosessuali incapaci, in quelle epoche, di vivere i loro sentimenti diversamente.
La storia l' ho trovata oggi leggendo Omosessuali moderni di Marzio Barbagli.
Catterina Vizzani, nata a Roma nel VIII secolo, visse come Giovanni Bordoni, dopo la fine della sua prima storia d' amore per una ragazza.
Lasciò la sua città, e lavorò come cameriere seducendo tante ragazze, e conducendo uno stile di vita libertino, sino a che non fu ferito a morte dalla famiglia di una sua fiamma, contraria all' unione.
In ospedale si scoprì la verità sulla sua persona, e alla sua morte, fu sepolto come una ragazza vergine.
Aveva 25 anni.
Qui una breve sintesi in inglese:
http://www.riabrodell.com/_/Current_Work/E...ni_Bordoni.html
Il medico Giovanni Bianchi le dedicò un trattato.
Ci saranno tante altre storie che raccontano di questi segreti, passioni, desideri vissuti con coraggio, per la loro epoca.
Buona serata
Vale la Tigra
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S@sy.
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In tutta la storia, forse la parte più assurda è che fu sepolto come una ragazza E vergine 
secondo quale criterio?
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@Sasy..vergine nel senso "fisico" del termine, con l' imene intatto. . -
S@sy.
User deleted
Sai, in realtà anche la verginità fisica non è poi così scontata, in fondo anche con una donna può capitare che l'imene si rompa. E poi vabbé, ci sarebbe da fare un discorso molto più ampio sul concetto di verginità a prescindere dal lato fisico, ma immagino che per quei tempi sarebbe stato davvero troppo: molti non lo capiscono neanche ora. . -
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Mah, tutta la storia è assurda,
è anche difficile capire con l' ottica dei giorni nostri capire cosa spinse queste persone a una scelta così radicale..
Disforia di genere? Voglia di libertà, o forse solo scarsa coscienza di sé e i propri desideri..del tipo mi piacciono le donne e quindi sarò per forza un uomo... -
S@sy.
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Bah, secondo me un po' tutte queste cose insieme.
Voglio dire, se io nel 2013 mi innamoro di una donna, ho la possibilità di trovare altre persone con cui confrontarmi, di dare un esatto nome e una definizione a questo amore (la qual cosa, checché se ne voglia dire, aiuta a sentirsi meno soli), perfino se lo desidero di confrontarmi con professionisti che possono tranquillizzarmi sulla "naturalità" di questo sentimento.
Ora, tutto questo all'epoca di certo non era possibile, per questo secondo me i concetti di omosessualità e disforia di genere erano molto più labili. Certe cose si potevano - generalmente - vivere solo di nascosto, affiancate a un tradizionale matrimonio eterosessuale, e in pochissimi casi gli omosessuali e le lesbiche potevano permettersi di vivere una relazione esclusiva con una persona del loro stesso sesso, e comunque non alla luce del sole.
In secondo luogo, devi considerare che non sempre la sessualità o l'identità di genere sono ben definiti: pensa agli intersex, o i queer. O ai pregiudizi che ancora oggi portano molti a confondere omosessuali e transgender, e che a una lesbica dell'VIII secolo potevano di certo confondere le idee.
A me questa storia ricorda Viola di mare, in cui (non so se l'hai visto, comunque sembra sia tratto da una storia vera) una donna lesbica si veste da uomo non per una disforia di genere, ma perché è l'unico modo per vivere insieme alla donna che ama. Catterina Vizzani potrebbe aver fatto lo stesso, e aver scelto di vivere come un uomo per godere di quella libertà di vivere (e di amare) che alle donne dell'epoca certo non era concessa.
Oppure, come dici tu, lui era davvero Giovanni Bordoni, e il suo abbigliamento maschile nascondeva un bisogno più profondo.
Chissà..
Catterina Vizzani e altre storie simili. |
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